La Sagrada Familia di Gaudì

Ingresso Sagrada Familia

Scrivi un commento per primo / di Alessandra Sanna / aggiornato: 20 Ottobre 2022

Si sono succedute ben 5 generazioni da quando l’imponente opera della Sagrada Familia, per esteso el Templo Expiatorio de la Sagrada Familia, fu iniziata. Ancora oggi i lavori non sono stati ultimati, ma procedono costantemente e si stima possano essere finiti nel 2026.

Informazioni utili per la visita

Come funziona la visita

La visita per la sola Basilica richiede al massimo un’ora di tempo.

I biglietti per visitare le torri non sono inclusi nel biglietto generale per la Sagrada Familia, ma va acquistato un biglietto a parte.

Delle 18 torri progettate, al momento ne sono state completate 8: 4 nella facciata della Natività e 4 nella facciata della Passione.

Si arriva in cima con l’ascensore, mentre la discesa è prevista unicamente a piedi.
È vietato l’ingresso alle torri ai bambini al di sotto dei 6 anni. Fino ai 16 anni, i ragazzi devono essere accompagnati da un adulto.

Dove si trova la Sagrada Familia

La Sagrada Familia è situata al centro del quartiere omonimo che fa parte dell’Eixample de Barcelona, una delle zone residenziali più belle e quotate della città. Se si cerca la vita modaiola e festaiola de las Ramblas, questo non è il posto giusto.

Il quartiere, infatti, è tranquillo, non vi sono molti locali per la movida notturna, ma tantissime attrazioni artistiche e diversi negozi. In questo quartiere si tiene un mercato, non turistico come quello de la Boquería, dove trovare ottima carne, pesce e verdure, un vero mercato popolare.

Proprio qui, in questo quartiere, si trovano diversi ristoranti con menù particolari e caffetterie con deliziosi dolcini raffinati.

Ottimi i collegamenti: per arrivare al Santuario si può prendere la metro L2 o L5 e scendere alla fermata Sagrada Familia, oppure gli autobus, ce ne sono diversi, tra cui 19, 33, 34, 50 B20.

Biglietti e tour

I biglietti d’ingresso possono essere acquistati online e servono a finanziare la prosecuzione dei lavori. Ci sono diversi tipi di biglietti:

  • Biglietto Fast Track: costo €32,50 e consente di saltare la fila

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  • Visita guidata: costo €45,00, anche questo consente di saltare la fila

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I bambini fino ai 10 anni entrano gratis, così come i religiosi, le persone con una disabilità accertata superiore al 65% più un accompagnatore. Sconto per gli studenti minori di 18 anni.

Orari

Per quanto concerne gli orari:
– da novembre a febbraio la Sagrada Familia è aperta dalle 9 alle 18
– marzo e ottobre dalle 9 alle 19;
– da aprile a settembre dalle 9 alle 20;
– nei giorni 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, gli orari di apertura sono dalle 9 alle 14.

Dormire vicino alla Sagrada Familia

Hotel a Barcellona

La Sagrada Familia si trova nel quartiere Eixample, in posizione molto centrale e comoda per via della fermata della metro proprio di fronte alla Chiesa.

Si tratta di una zona molto tranquilla con pochi locali, perfetta per le famiglie. Maggiori info su dove dormire all’Eixample.

 Hotel in zona

Dove mangiare vicino alla Sagrada Familia

Los Bellota (298 di Carrer de la Marina 298), proprio a due passi dalla Sagrada Familia,
propone una cucina tipica spagnola dove ovviamente non mancano le tapas e un’ottima sangria.

Fidalga Barcelona (Marina Street 290) è un ristorante che propone soprattutto (vera) cucina italiana, essendoci uno chef italiano, con autentici prodotti italiani.

La Pedreta (Carrer De La Marina, 271) è un ristorantino che propone cucina spagnola. Si risparmia scegliendo il menu del giorno.

Anche se il mio consiglio è quello di immergervi nella cultura locale anche dal punto di vista culinario, è bene sapere che nelle immediate vicinanze della Basilica si trovano un Mc Donald’s (Carrer de Provença, 427) e un KFC (Av. de Gaudí, 2).

Cenni storici sulla Sagrada Familia

Era il 1874 quando l’Associación Espiritual de Devotos de San José, fondata nel 1866, decise di promuovere quello che si sarebbe rivelato uno dei progetti più maestosi di tutto il mondo: l’edificazione del Tempio Espiatorio dedicato alla Sacra Famiglia.

Il primo passo fu quello di acquistare del terreno, quasi 13.000 mq, grazie ad alcune donazioni ricevute. Ma la realizzazione dell’edificio, noto soprattutto per essere il capolavoro dell’architetto Antoni Gaudí, fu assegnata, in principio, all’architetto Francisco de Paula de Villar.

La prima pietra fu messa in posa in occasione della festa di San José il 19 marzo del 1882.

I lavori passarono in consegna a Gaudí a partire dall’anno successivo, quando il precedente architetto entrò in conflitto con i membri dell’Associazione.

Antoni Gaudí, che con giusto merito è l’architetto più noto di Barcellona e dell’intera Spagna, lavorò alla realizzazione del tempio per ben 43 anni fino a quando uno sfortunato incidente pose fine alla sua vita nel 1926 (Gaudí fu investito da un tram).

La prima parte costruita sotto la guida di Gaudí fu la cripta, ultimata nel 1889, ma grazie a una cospicua donazione l’architetto mise mano al progetto originale e lo stravolse completamente, disegnando un’opera nuova e di più grandi intenti.

La nuova chiesa immaginata da Gaudí sarebbe stata una vera innovazione, sia per forme che per dimensioni, e avrebbe espresso mediante l’architettura, le luci e i colori, una simbologia emblematica.

Il progetto prevedeva la realizzazione di 3 facciate. La prima ad essere costruita fu quella della Natività e non a caso. Lo stesso Gaudí affermò di aver iniziato proprio da quella perché era decisamente lavorata e avrebbe mantenuto desta l’attenzione della gente, e questo era importante dato che i lavori venivano finanziati con donazioni.

I lavori procedettero e venne realizzata anche una scuola per i figli degli operai che lavoravano al progetto e per i bambini del quartiere. Dal 1914 Gaudí si dedicò interamente alla realizzazione della Sagrada Familia, accantonando tutti gli altri suoi lavori.

Il primo campanile della facciata della Natività fu ultimato nel 1925, ma un anno dopo, il progetto si fermò a causa della tragica morte dell’architetto.

Gaudí fu sepolto nella cappella del Carmen nella cripta della Sagrada e ancora oggi le sue spoglie mortali si trovano lì.

La direzione dei lavori venne così affidata a Domènec Sugrañes, uno stretto collaboratore di Gaudí. Sotto la sua direzione furono ultimati i campanili della facciata della Natività e il portone della Fede.

I lavori si fermarono a causa della cruenta Guerra Civile, ma ripresero nel 1938 sotto la direzione di Francesc de Paula Quintana che per lo più dovette basarsi su delle ricostruzioni ottenute grazie ad alcune fotografie e progetti scampati alla guerra. I lavori continuarono a seguire quindi l’idea originale di Gaudí. Dal 1986 i lavori vennero affidati allo scultore Josep Maria Subirachs che concluse la facciata della Passione e seguì la costruzione dell’edificio per un ventennio.

La Sagrada Familia oggi

Sagrada Familia

Sebbene ancora i lavori non siano ultimati, la Sagrada Familia rispecchia l’intento di Gaudí: segnare profondamente il paesaggio urbanistico di Barcellona, ma senza contrapporsi alla grandezza divina espressa dalla collina del Montjuïc, di cui è decisamente meno elevata. Ciò nonostante, la Sagrada Familia si classifica, con i suoi 172,5 metri, tra gli edifici religiosi più alti del mondo.

L’edificio si rifà evidentemente all’architettura gotica, sebbene con sostanziali modifiche apportate da Gaudí in modo da ottenere uno stile quanto più originale possibile.

Tre sono le facciate, di cui solamente una, quella della Natività, è stata completata da Gaudí. Rappresentano ciascuna momenti emblematici della vita del Cristo: nascita, passione, morte e resurrezione.

All’interno, 5 navate con 3 transetti che formano una croce latina. Maestosa e imponente, la Sagrada Familia si erge fiera nella sua verticalità, fortemente voluta da Gaudí. L’intento simbolico era quello di elevarsi verso Dio, ricordando all’esterno una piramide.

Al termine dei lavori, le cupole saranno 4, di circa 40 metri di altezza, collocate ai 4 angoli; le torri saranno 18: 12 più basse sulle facciate (i campanili di circa 100 metri di altezza) e che rappresentano i 12 apostoli, e le 6 più alte al centro a formare una struttura piramidale.

La più alta di queste rappresenterà il Cristo e sarà alta 172,5 metri. Attorno a questo sorgeranno 4 torri di 135 metri che rappresenteranno i 4 evangelisti e i loro vangeli. La Vergine Maria sarà rappresentata da un’ulteriore torre che coprirà l’abside.

All’interno del Tempio

Interni Sagrada Familia

Gaudí aveva un progetto ben definito per l’interno della Sagrada Familia.

La disposizione delle colonne che giocano con le luci che filtrano dall’esterno e s’infrangono sulle vetrate policrome doveva ricordare la luce che filtra tra i rami degli alberi, e difatti, entrando nella navata e osservando con uno sguardo d’insieme, la sensazione è proprio quella di trovarsi in un bosco. Se ci si aspetta una chiesa ricca di orpelli e ornamenti, forse, si rischia di restare delusi.

L’interno è un continuo gioco di luci, colori e architetture improbabili realizzate in pietra lavorata, niente fasti, ma basta sollevare lo sguardo verso la volta per capire la magnificenza del luogo. Si entra dalla facciata della Passione che si affaccia su Carrer Sardenya.

Si accede alla navata principale dove appunto si trovano le colonne arboree. L’abside è circondata da colonne. L’architettura di quest’ultima si ispira ai canoni che vengono definiti neogotici ed è costituito da 7 cappelle a pianta poligonale che celebrano dolori e gioie.

Ci sono ancora diversi cantieri aperti all’interno dove, naturalmente, non si può accedere. Si possono invece visitare la Torre della Natività e la Torre della Passione.

Queste sono accessibili in salita mediante ascensore, si fa la fila anche per salire, e una volta all’esterno ci si trova faccia a faccia con i maestosi gargoyle e le evoluzioni architettoniche che fanno capolino dalle feritoie.

Il panorama che si apre su Barcellona è imperdibile, sebbene non si possa arrivare fino in cima. Si scende a piedi attraverso ripide scale a chiocciola. Si può visitare anche la cripta, ma solo nei momenti precedenti alle funzioni religiose.

Mappa: cosa vedere nelle vicinanze

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